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Stimolare la creatività umana, individuale e di gruppo, sollecita la persona ad aprirsi a una visione della realtà, originale e liberatoria, in armonia con i propri modelli interni. Così, l'action creative, come la sintesi clorofilliana per le piante, può modificare ciò che Erich Fromm definisce "l'aggressività maligna", connaturata al genere umano, in conoscenza di sé e degli altri, in valorizzazione delle relazioni umane, in negoziazione, in mediazione, in comunicazione. In pace. Questa innovativa proposta è contenuta nel testo che illustra la metodologia e le tecniche della psicoanimazione, terapia a mediazione creativo-corporea, ideata da Maria Rita Parsi di Lodrone con il contributo teorico di Francesca Morino Abbele. Psicoanimazione è il termine coniato da Francesca Morino Abbele nel 1971 per indicare e/o innovare alcuni modelli di apprendimento e allargare il loro contenuto all'integrazione metodologica tra psicologia sociale e attività di animazione culturale, a servizio della crescita individuale e collettiva. All'individuazione e allo sviluppo dell'iter scientifico della disciplina psicoanimatoria come pratica terapeutica ha poi lavorato, per più di trent'anni, Maria Rita Parsi, dando vita a una metodologia operativa interdisciplinare che pone la creatività al centro delle esperienze individuali e collettive.